News 2012


Ferrovia Gemona-Sacile - la "Pedemontana"
Si è costituito nel 2012 il Comitato Ferrovia Gemona Sacile che, a seguito dell'interruzione del servizio sulla linea (già dall'estate 2011, ha avviato diverse azioni finalizzate al ripristino e alla valorizzazione della ferrovia "Pedemontana" nonchè per ottenerne il rilancio della stessa attraverso il passaggio della gestione alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Dal 3 novembre al 7 dicembre 2012 il comitato ha promosso numerose manifestazioni e, con una staffetta, ha
toccato tutte le stazioni della linea con il motto "Treni-taglia, ridacci il nostro treno!".
Ulteriori informazioni all'indirizzo mail: gemonasacile@yahoo.it



"MICOTRA" - nuovo servizio
diurno di treni viaggiatori  tra il Friuli e la Carinzia

Dal 10 giugno 2012 è partito il nuovo servizio "MICOTRA" sulla relazione Udine-Villach Hbf; si è così finalmente colmato quel vuoto nei collegamenti ferroviari viaggiatori diurni attraverso il transito di Tarvisio che, in questi ultimi anni, si era venuto a creare.

La nuova relazione si inquadra nel progetto europeo "MICOTRA (Miglioramento Collegamenti Transfrontalieri)" attraverso la cooperazione Italia-Austria,
essendo partecipi dell'iniziativa la Regione Friuli Venezia Giulia, il Land della Carinzia, le ÖBB-dip.to della Carinzia, la Ferrovia Udine-Cividale e la VKG di Klagenfurt (società regionale trasporti della Carinzia).

Il servizio prevede due partenze giornaliere da Udine (alle 7.00 e alle 17.15) e due partenze da Villach Hbf (alle 9.40 e alle 19.29) con soste a Gemona, Venzone, Carnia, Pontebba, Ugovizza, Tarvisio Bosco Verde, Thörl-Maglern, Arnoldstein, Villach Warmbad, Villach West, Villach Hbf e viceversa.
L'orario è predisposto per consentire, a Villach Hbf, comode coincidenze verso Vienna, Salisburgo e Monaco.

Composizione del treno: due carrozze più un bagagliaio, tutti delle ÖBB, e una locomotiva elettrica bicorrente gruppo E190, comunemente conosciuta come tipo "Taurus", della Ferrovia Udine-Cividale.
E' previsto anche il trasporto di biciclette e di attrezzature da sci.

Interessante novità tecnica: con le locomotive bicorrente del tipo "Taurus" non è più necessario effettuare il cambio trazione a Tarvisio Bosco Verde.


Archeologia industriale a Trieste

Venerdì 23 marzo 2012 si è tenuta alla Stazione Marittima di Trieste la presentazione dell'opera di recupero della Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio, dovuta al lavoro dell'arch. Antonella Caroli.

Le macchine della Centrale erano state realizzate nel 1891 dalla ditta Breitfeld & Daněk di Karolinentahal – Praga.
Nel 1912 la Breitfeld & Daněk iniziò anche a costruire locomotive a vapore nello stabilimento di Slaný (Schlan) e, fino al 1927, vennero prodotte circa 320 unità.
Nel 1928 la ditta si fuse con la
Erste Böhmisch-Mährische Maschinenfabrik/Prví Česko-moravská továrna na stroje u Praze (BMMF) dando vita alla CKD - Českomoravská-Kolben-Daněk A Sp. di Praga.

Erano invitati alla manifestazione alcuni illustri ospiti provenienti da Praga: il prof. ing. arch. Vladimir Šlapeta (docente presso le università di Praga e Brno), l'ing. Jan Palas del Museo della Tecnica di Praga e la dott. Lenka Blažková del Museo delle miniere di argento di Příbram, dove era in funzione una analoga centrale idrodinamica.

Sabato 24 marzo 2012, gli ospiti, accompagnati dalla dott. Caroli, in mattinata hanno visitato il Museo Ferroviario di Campo Marzio. Va segnalato il particolare e notevole interesse per la nostra attività manifestato dall'ing. Jan Palas (responsabile di ingegneria dei materiali di consumo e dell'industria della stampa del Museo della Tecnica di Praga).
Di fatto, l'ing. Palas è un grande appassionato di ferrovie, con una profonda conoscenza tecnica della macchina a vapore, tanto che possiede anche la licenza per la conduzione di caldaie e che gli consente di operare come fuochista in occasione di treni speciali a vapore. Durante la visita l'ing. Palas si è a lungo soffermato nella sala dedicata alla trazione a vapore dove ha visionato, per la prima volta, una distribuzione "Caprotti".
L'ing. Palas ha voluto ricordare, in tale occasione, che proprio la locomotiva 728.022 delle FS è una delle tre locomotive, già della serie 270 delle imperiali regie ferrovie statali austriache(k.k.St.B.), ancora oggi funzionante; le altre due sono la SŽ 25.026 del museo di Lubiana e la 434-1100 del parco storico delle ĆD (ferrovie della repubblica ceca).

Sul sito del museo della tecnica www.ntm.cz è visibile la ĆD 434-1100; dopo essere entrati nel sito cliccare, in alto a destra, su DOPRAVA; appare una interessante lista di rotabili tra i quali la citata 434.
Tra i tanti rotabili preservati nel predetto Museo c'è l'unica gemella della k.k.St.B. 310.23 esposta a Strasshof (A): è la CSD 375.007, ex k.k.St.B. 310.15, costruita dalla Erste Böhmisch Mährische Maschinenfabrik (BMMF) di Praga nel 1911 (numero di costruzione 390), esposta nel museo dal 1955.
La Erste Böhmisch-Mährische Maschinenfabrik è stata anche il costruttore della locomotiva FS 477.011, già k.k.St.B. 180.56, esporta al Museo ferroviario di Pietrarsa.

Ci siamo salutati con l'impegno di ricambiare la visita organizzando un viaggio a Praga.




Il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio si trova in un momento di seria difficoltà.
La struttura è gestita dal Dopolavoro Ferroviario di Trieste attraverso il solo volontariato e con la corresponsione di un canone d’affitto alla società immobiliare delle FS. Alla scadenza contrattuale di dicembre 2011 il canone richiesto risulta quasi triplicato, in misura insostenibile per le risorse del DLF e per le modeste entrate del Museo, che non gode di alcun aiuto finanziario costante.E’ evidente che ciò mette a grave rischio la sopravvivenza della struttura. I volontari del Museo rivolgono a tutti, ma in particolare alle pubbliche amministrazioni, un appello per la salvezza di questa realtà ed invitano ad inviare un messaggio di sostegno all’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Trieste dlftrieste@dlf.it ed al Sindaco di Trieste Roberto Cosolini (robertocosolini@comune.trieste.it) che si sta adoperando per trovare una soluzione con i vertici di FS.

Austria: Inizia il “nuovo Semmering"

A meno di un anno dall’inizio dei lavori della lunga galleria sotto la Koralpe per la nuova ferrovia Klagenfurt-Graz, il Ministero delle Infrastrutture austriaco ha annunciato che in aprile 2012 sono stati aperti i cantieri preliminari per la costruzione della galleria di base del Semmering, importantissima infrastruttura per il completamento del corridoio Baltico – Adriatico.
La galleria sarà lunga 27,3 km e sostituirà il celebre tracciato di montagna tra Gloggnitz (Bassa Austria) e Mürzzuschlag (Stiria).
Il completamento della complessa opera è previsto per il 2021.
Va ricordato che l’attuale ferrovia del Semmering, capolavoro del veneziano ingegner Carlo Ghega, venne inaugurata nel 1854 e ha rappresentato un importante primato quale prima, ardita ferrovia di alta montagna al mondo e, perdipiù, interamente a doppio binario.
Il Semmering è stato anche parte integrante della “Südbahn” o “Ferrovia Meridionale”, il grande asse ferroviario che dal 1857 collegò Vienna con Trieste.
Per il suo valore storico e paesaggistico, la ferrovia del Semmering è stata dichiarata patrimonio culturale mondiale dall’UNESCO; riesce pertanto difficile immaginare che, con la nuova linea ora in costruzione, possa essere abbandonata.

Hans Peter Pawlik
Una triste notizia per noi appassionati di ferrovie; il giorno 2 gennaio 2012 è deceduto, nella sua casa di Vienna, Hans Peter Pawlik.
Pawlik, ferroviere in quiescenza, è stato un grande appassionato nonché artista; ricordiamo i suoi famosi acquerelli e disegni quale, ad esempio, quello riproducente un treno in partenza dalla stazione di Trieste Sant'Andrea (Campo Marzio) che ha fatto da sfondo all'articolo di Paolo Rumiz dedicato al museo ferroviario, pubblicato nelle pagine centrali di "LA REPUBBLICA" di domenica 29 gennaio 2012, nonchè raffigurato nel poster ufficiale del museo stesso.

Con l'editore viennese Josef Otto Slezak ha collaborato fattivamente, quale autore/coautore, a molte opere che oggi rappresentano altrettante pietre miliari nella storia delle ferrovie della Mitteleuropa. Ricordiamo alcuni titoli:
Unvergessene Kahlenbergbahn; Südbahn-Lokomotiven; Gölsdorfs Glanzstück - die 310erArchitektur an der Semmeringbahn e altri ancora.

Ho avuto l'occasione di conoscerlo nel 1966 in occasione di una escursione sulla ferrovia a scartamento ridotto a 760 mm. Kapfenberg-Seebach Turnau (Thörlerbahn).
Hans Peter Pawlik era anche il presidente dell'associazione di appassionati che gestiva i treni speciali, dal 1991, con l'obiettivo di salvare la linea dopo la soppressione del servizio merci avvenuta nel 1995 (il servizio passeggeri era stato soppresso già nel 1959). Purtroppo la Thörlerbahn venne chiusa nel 1997 e lo stesso Pawlik dovette personalmente contribuire al ripianamento dei debiti che l'associazione aveva contratto con gli istituti di credito per consentire l'esercizio amatoriale.
Franco Gioseffi




Trieste -ottobre 2006 Pawlik è il primo a destra

Galleria fotografica in ricordo di Hans Peter Pawlik


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